Panpepato

Si narra che il “pan melatos e pepatos” iniziò ad essere prodotto al Monastero di S.Ambrogio sulla via Francigena a nord di Siena, fin dall’anno 1063 per merito di  suor Leta, che secondo la leggenda fu proprio la protagonista di questa invenzione dolciaria.

Il primo documento in cui si cita il Panpepato è del 1205 ed è un documento dell’abbazia di Montecelso, che si faceva pagare le tasse con questo dolce.

Il panpepato è figlio del panforte che veniva prodotto con miele, farina e frutta di stagione. Durante gli assedi della città, una suora di nome Berta che aveva a cuore le sorti di Siena, sostituì la frutta fresca con frutta candita ed aggiunse spezie, mandorle, zenzero e pepe diventando cosi un dolce molto energetico e  prendendo il nome di panpepato.  Rispetto al Panforte, è un prodotto meno dolce soprattutto per la mancanza della vaniglia e con l’aggiunta del pepe. Già Nel 1370 il panpepato era già largamente diffuso e veniva richiesto anche in luoghi lontani come Venezia. 

Successivamente ha addirittura guadagnato la fama di dolce afrodisiaco in base proprio alle spezie messe abbondantemente nell’ impasto.