

Il Panforte è stato il primo dolce della tradizione senese. Risale all’inizio del XI secolo e prendeva il nome di pane natalizio o pane aromatico. Successivamente si ha notizia che nell’archivio di Stato di Siena esiste una pergamena datata 7 febbraio 1205 dove si indica che i servi e coloni dovevano omaggiare, come tributo alle monache del convento dei Montecellesi, panes melati e pepati. Il Panforte, come gli altri prodotti tipici senesi, era preparato e dato ai combattenti in occasione delle battaglie del medioevo, in quanto considerato un prodotto energizzante.
Certamente il Panforte di oggi è ben diverso da quello che veniva usato inizialmente. Esisteva inizialmente il “Panes Melatos” ovvero una focaccia con uva, miele e fichi che però, con il tempo, tendeva ad inacidire o, come colloquialmente detto a “perdere di forte”. Da questo il nome di Panis Forte, Panforte. In seguito, grazie alle spezierie (ovvero le farmacie del tempo), sono stati aggiunti ingredienti come cannella, chiodi di garofano, pepe e zenzero: in questo caso il nome del prodotto era Panpepato, il progenitore del Panforte. Dal 1400 il prodotto acquisisce una grande notorietà, molto apprezzato a Roma e anche nelle principali corti europee.
Dal 1675 gli ingredienti del Panforte sono 17, proprio come il numero delle contrade del Palio di Siena. Nel 1879 il prodotto bianco, prende il nome di Panforte Margherita in onore della Regina Margherita di Savoia in occasione della visita a
Siena per il Palio. La ricetta è quella tradizionale, con meno spezie e più canditi e vaniglia. Sebbene il panforte sia come gli altri dolci senesi un prodotto indicato per le feste natalizie, ormai delizia i palati dei buongustai per tutto l’anno.